Per ginnastica funzionale si intende un allenamento finalizzato a migliorare il movimento dell’intero corpo e non del singolo distretto muscolare. Gli esercizi funzionali sono caratterizzati da movimenti globali che sfruttano catene cinetiche, coinvolgono più articolazioni, simulano o sono uguali alla struttura dei comuni gesti quotidiani o del movimento di gara, stimolano la propriocettivita’, il controllo del corpo e l’attività del core (cintura addominale e muscolare dell’anca).
Il concetto sul quale si basa questa tipologia di allenamento è la trasferibilità, cioè l’apprendimento di un gesto motorio che puo’ essere utilizzato nella vita di tutti i giorni. La riattivazione ed il potenziamento muscolare assumono quindi una nuova importanza passando dal fine prettamente estetico a quello salutistico globale. Essere funzionali vuol dire essere forti, coordinati, flessibili e agili.
La capacità di creare e svolgere un allenamento funzionale, risiede nel saper differenziare i programmi creando sempre esperienze motorie nuove, capaci di stimolare la persona ad acquisire uno schema corporeo e motorio sempre più pronto ed efficace.
La creazione di un programma di esercizi deve prendere in considerazione il corpo nel suo insieme in relazione agli obiettivi, alle abilità funzionali, ai bisogni e ai desideri dell’individuo. Un corretto programma di allenamenti funzionali dovrà andare a stimolare e migliorare le seguenti capacità motorie:
- Forza e resistenza dei muscoli stabilizzatori e posturali, in particolare della muscolatura addominale e lombare;
- Equilibrio;
- Coordinazione;
- Mobilità articolare;
- Flessibilità;
- Forza asimmetrica;
Dovrà, inoltre, sempre coinvolgere movimenti di: spinta, trazione, camminata, piegamento sulle gambe, torsione ed equilibrio
Questa forma di allenamento permette di raggiungere ottimi risultati, sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista prestazionale.
1- L’allenamento funzionale migliora le capacità del corpo di interagire con l’ambiente: prevedendo l’esecuzione di esercizi a corpo libero che attivano l’intero organismo e non soltanto alcuni muscoli. Solamente con esercizi di questa natura, decisamente diversi dal classico allenamento con le macchine tipico di un centro fitness, è possibile migliorare quelle capacità del corpo che permettono di interagire con l’ambiente che lo circonda.
2- L’allenamento funzionale sviluppa tutte le capacità fisiche del corpo: l’allenamento funzionale si sviluppa attraverso esercizi che migliorano il corpo sotto ogni aspetto: forza, potenza, velocità, resistenza, coordinazione, agilità ed equilibrio.
Un corpo è realmente sano quando oltre a non presentare patologie ed avere una bella linea è in grado di muoversi armoniosamente, quando è in grado di eseguire con estrema facilità movimenti complessi e faticosi.
3- L’allenamento funzionale impegna intensamente il corpo di conseguenza permette di raggiungere apprezzabili risultati estetici (dimagrimento e tonificazione) in poco tempo: utilizzando il corpo nella sua complessità in ogni esercizio e non solamente pochi muscoli alla volta, si realizza un elevato dispendio energetico. In pratica eseguendo routine di allenamento basate sui principi dell’allenamento funzionale è possibile allenarsi meno per ottenere di più: allenamenti veloci basati su esercizi che coinvolgono tutto il corpo permettono di bruciare calorie, favorendo il dimagrimento, e di tonificare tutti i muscoli contraendoli in modo sinergico.
4- L’allenamento funzionale prevede l’impiego di esercizi molto vari e progressivamente più complessi, pertanto è divertente e mai monotono: tra i principi alla base del functional training vi è anche l’idea che l’allenamento, per condizionare il corpo in maniera completa, deve prevedere l’esecuzione di movimenti molto vari, i quali devono progressivamente divenire più complessi, in modo che il corpo sia sottoposto ad un lavoro sempre diverso e sempre più difficoltoso. Ciò permette di stimolare costantemente l’organismo ed impedisce l’adattamento al lavoro svolto, inoltre è così possibile ottenere un costante miglioramento delle proprie capacità.
5- L’allenamento funzionale mette costantemente il corpo alla prova, di conseguenza è formativo anche psicologicamente e caratterialmente: l’allenamento fisico diviene così strumento formativo per il carattere e la psiche. La sicurezza di avere superato una prova fisica fino a ieri considerata impossibile è un’ iniezione di fiducia nelle proprie capacità, che avrà risvolti positivi anche nella vita, in quanto sarà utile anche ad affrontare meglio le difficoltà che la vita ci pone di fronte.
Tutto questo è l’allenamento funzionale: un viaggio verso la scoperta del corpo e delle sue capacità.
Per ginnastica propriocettiva si intende una pratica basata sulla stimolazione del sistema neuro-motorio nella sua totalità. L’allenamento propriocettivo è composto da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzazione dei segnali propriocettivi provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori.
Obiettivo primario dell’allenamento propriocettivo è quello di rieducare i riflessi propriocettivi, al fine di ottenere nuovamente un ottimale controllo della postura e delle articolazioni interessate.
L’allenamento propriocettivo risulta di fondamentale importanza per ottenere i seguenti risultati:
- Recupero completo dopo un trauma, per ripristinare i riflessi e riattivare tutti i canali informativi interrotti dall’infortunio;
- Prevenzione degli infortuni, per avere un più rapido controllo della muscolatura durante le azioni di gioco e per favorire la sollecitazione di gruppi muscolari interi evitando le contrazioni isolate;
- Allenamento sportivo, per avere un gran senso dell’equilibrio ed un controllo assoluto del gesto tecnico.
L’allenamento propriocettivo dev’essere svolto da tutti gli atleti che praticano un’attività sportiva caratterizzata da un gran numero di salti e cambi di direzione, dove la percentuale di traumi distorsivi a caviglia e ginocchia è elevata, e dove la stanchezza fisica compare in maniera rilevante come calcio, basket, tennis, pallavolo, rugby, sci.
L’allenamento propriocettivo dev’essere impostato su situazioni che inducono l’atleta a perdere l’equilibrio, quindi ad attivare la muscolatura velocemente e correttamente per recuperarlo nel minor tempo possibile. Il miglioramento dell’equilibrio avviene attraverso il mantenimento della posizione unito alla capacità di correggere velocemente gli sbilanciamenti.
Per raggiungere l’obiettivo di una corretta stimolazione dei riflessi propriocettivi è necessario che l’atleta sia coinvolto, motivato e che diventi protagonista del proprio miglioramento.
La tecnica d’allenamento si basa su sollecitazioni controllate ed applicate alle articolazioni, utilizzando sia esercizi in scarico che in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltà, come tavolette, bouncer, skymmi, bosu, trampolini e molte altre.
Tutte le esercitazioni propriocettive devono essere proposte evitando di indossare le scarpe, in modo da non distogliere le sensazioni propriocettive dalla calzatura. Per intensificare ulteriormente l’allenamento è possibile eseguire gli esercizi ad occhi chiusi, in quanto l’equilibrio è controllato anche dagli esterocettori (vista ed apparato vestibolare), che ricevono le informazioni dal mondo esterno e che assieme ai propriocettori, danno le informazioni esatte sulla posizione del proprio corpo. Gli esercizi ad occhi chiusi sono utilizzati per disturbare i sistemi d’informazione dell’equilibrio, e costringono l’atleta ad essere più sensibile agli altri canali d’informazione rimasti operanti. Infine, per rendere ancor più difficile l’allenamento propriocettivo è possibile creare dei percorsi con molte tavolette, pedane e terreni instabili, dove si potrà camminare, correre, balzare ed eseguire gesti tecnici relativi alla propria disciplina sportiva.